"Piante pericolose, velenose e allergeniche": il nuovo libro di ENZO BONA sarà presentato a Breno il 28 maggio
Il nuovo libro di ENZO BONA "Piante pericolose, velenose e allergeniche" è il nuovo contributo, il sesto, della collana "Atlante fotografico di botanica rhaetica - Flora di pregio delle valli Camonica e di Scalve".
Edito da Comunità Montana di Valle Camonica e realizzato con il contributo di 45 persone tra collaboratori e referenti, il volume prende in considerazione 256 tra specie e sottospecie, corredate da schede con mappe di distribuzione, tavole illustrate e fotografie.
L'appuntamentoper la prima presentazione pubblica sarà mercoledì 28 maggio alle 20.30 all'Auditorium Mazzoli di Comunità Montana , in Piazza Tassara 3 a Breno.
CORPO MONTAGNA. Il festival delle pratiche outdoor collettive per esplorare la montagna
Casa del Parco Adamello, Cevo | 30 maggio - 2 giugno
Il Festival
Un festival di quattro giorni per esplorare la montagna come pratica outdoor e come spazio di sperimentazione e trasformazione collettiva. Il corpo e il suo movimento diventano mezzo di relazione con il paesaggio, sintesi tra natura e cultura, tra vissuti personali e dimensione comunitaria. Camminare, salire, correre, pedalare, scivolare, respirare, arrampicare, sostare, osservare, ascoltare: azioni semplici che si caricano di significati simbolici quando vissute in connessione all’ambiente circostante, nella consapevolezza che lo spazio montano non è neutro, ma attraversato da storie, poteri, esclusioni e possibilità di riscrittura.
La montagna, spesso narrata come luogo di isolamento o sfida individuale, si apre qui come spazio di intrecci, di comunità in divenire, di esperienze collettive: attraverso pratiche e sport outdoor, escursioni, laboratori, musica, conversazioni e momenti condivisi, il festival si radica nelle ecologie del presente, per risignificare il rapporto con l’ambiente come coabitazione e interdipendenza.
Le pratiche outdoor rappresentano oggi una frontiera di innovazione sociale e ambientale. Non parliamo semplicemente di sport, ma di esperienze che si muovono attorno a tre dimensioni fondamentali che il festival intende esplorare:
Il corpo. Per andare in montagna serve un corpo, dall’atto del camminare, dello stare, fino alla prestazione atletica più pura. Si tratta di corpi diversi, che si muovono dentro un ambiente come bene comune e lo significano. Si tratta di equilibrio.
Lo spazio. Il terreno non è delimitato ma infinito. Non c'è un perimetro, un confine, e quindi tocca fare i conti con il limite - il limite del corpo e quello dello spazio, e per estensione i limiti del Pianeta, che in montagna si fanno ancor più visibili. È un terreno interattivo, non una scenografia, ma un corpo vegetale e minerale che dialoga con i corpi umani.
L’etica. Nella pratica outdoor le regole sono liquide. Quanto più si riduce la rigidità delle regole tanto più è necessario affidarsi ad una cultura condivisa, forse addirittura un’etica, un’etica collettiva della montagna, un ruolo politico del gesto alpinistico (usiamo questa parola per sottendere tutte le discipline connesse).
Corpo Montagna Festival riflette attorno a queste domande, per contribuire a disegnare insieme una cultura capace di futuro delle pratiche outdoor di montagna.
Obiettivi
● Promuovere un approccio responsabile dell’ambiente montano: un approccio sostenibile e consapevole alla fruizione e all’interazione con le terre alte, in particolare legate al mondo delle pratiche outdoor.
● Connettere territori: creare un ponte tra realtà urbane e montane, valorizzando le specificità della Valsaviore.
● Favorire comunità inclusive: aprire la montagna a corpi e identità tradizionalmente escluse dal racconto alpino.
Dove Il baricentro del festival sarà la Casa del Parco Adamello di Cevo, le attività “Active” saranno svolte nel territorio della Val Saviore o della media Valle Camonica, in particolare attorno ai Comuni di Cevo e Saviore dell’Adamello, quelle “Slow” e per bambini presso la Casa del Parco e la Pineta di Cevo, un ampio spazio verde (comprensivo di area coperta) che ospiterà anche gli eventi serali e aggregativi. Tutti gli spazi hanno caratteristiche di accessibilità per persone con disabilità motoria. Il festival si terrà anche con condizioni di pioggia.
La Casa del Parco è accessibile anche in bicicletta, con treno fino a Darfo Boario e poi lungo la Ciclovia dell’Oglio, tutta su pista ciclabile fino a Cedegolo - oppure in treno fino alla stazione di Cedegolo, e da lì una salita su asfalto di circa 10km e 500 m di dislivello positivo alla portata di tutti/e (con la bici giusta). Per chiunque arriverà in bici, birretta omaggio.
Food & Drink Presso la Casa del Parco Adamello durante tutto il festival sarà disponibile cucina calda e fredda con piatti tipici del territorio e saranno sempre attivi due punti bar, presso la Casa del Parco Adamello e presso la Pineta di Cevo, oltre ai tanti bar e ristori tra i paesi di Cevo e Saviore dell’Adamello.
Con la partecipazione speciale di Patagonia Una delle cose più responsabili che possiamo fare per il pianeta è mantenere la nostra attrezzatura funzionale e utilizzabile più a lungo possibile. Per questo, per tutta la durata del festival sarà disponibile il Worn Wear di Patagonia, un centro riparazione dove una sarta specializzata darà una seconda vita ai tuoi capi tecnici rotti o rovinati. Il servizio è gratuito e vale per tutti i brand.
In collaborazione con: Comune di Cevo, Comune di Saviore dell’Adamello, Parco dell’Adamello, Comunità Montana di Valle Camonica
Bioblitz Lombardia 2025: esploratori della biodiversità
Dal 2016,Regione Lombardiaorganizza annualmente ilBioblitzall'interno delleAree Protette LombardeeParchi Regionalicon il supporto organizzativo del Servizio diAREA Parchi, ilParco Regionale dell'Oglio Sude laRiserva Naturale Le Binee con la collaborazione attiva dei numerosi parchi regionali e delle riserve naturali.
Bioblitz Lombardia 2025
IlBioblitz Lombardia nelle Aree Protettegiunge quest'anno alla suadecima edizone!
Il Bioblitz Lombardia è un evento di Citizen Science diRegione Lombardiaorganizzato con il supporto diAREA Parchi,Parco Regionale Oglio SudeOasi WWF Le Bine.
Tutti i partecipanti, scendendo in campo e grazie all'aiuto degli esperti, contribuiscono al monitoraggio della biodiversità delle Aree Protette lombarde e aiutano la ricerca scientifica e l'Osservatorio Regionale della Biodiversità.
Tematica trasversale Ogni anno, viene individuato un gruppo tassonomico trasversale che viene censito in tutte le Aree Protette aderenti al progetto. Per l'edizione 2025, la scelta ricade sul proseguimento delcensimento con la tecnica dei 15 minuti delle farfallein collaborazione conl'Università degli Studi di Torino.
Quando Il Bioblitz Lombardia si terrà durante le giornate del16-17-18 maggio 2025nelle Aree Protette di Lombardia.
Come partecipare Aiutare la ricerca in campo naturalistico è semplice!
1. Scopri le proposte delle diverse Aree Protette e scegli quella che più ti interessa (Qui i programmi degli eventi!) 2. Scarica gratuitamente l'applicazioneINaturalist 3. Aderisci al progettoBioblitz Lombardia 2025 4. Segui le istruzioni degli esperti e aiuta nella raccolta dati
Ciclovia dell’Oglio: riaperta al pubblico la passerella di Pian Camuno
Concluso un complesso intervento infrastrutturale per migliorare la sicurezza e l’accessibilità del percorso
Dopo un impegnativo lavoro di manutenzione e adeguamento infrastrutturale, la Comunità Montana di Valle Camonica - Servizio Parco dell’Adamello e tutela ambientale insieme al Comune di Pian Camuno annunciano che da qualche giorno è riaperta la percorribilità pubblica di un tratto della Ciclovia dell’Oglio in zona Pian Camuno. L’intervento, reso necessario dall’applicazione di nuove normative e dall’esigenza di garantire una percorrenza sicura, ha comportato l’installazione di una nuova passerella con l’impiego di mezzi tecnici specializzati per affrontare le sfide logistiche e operative del territorio.
L’obiettivo di questo intervento si inserisce nel più ampio programma di manutenzione della Ciclovia dell’Oglio, un’infrastruttura strategica per la mobilità dolce della Valle Camonica, che attraversa il territorio da Ponte di Legno a Pisogne e rappresenta un’alternativa sostenibile per spostamenti quotidiani e turistici.
Il cantiere di Pian Camuno
Il tratto della ciclovia interessato dai lavori, nell’area tra Pian Camuno e Pisogne, presentava una serie di criticità che rendevano necessaria un’opera di riqualificazione articolata, finalizzata ad aumentare la sicurezza di pedoni e ciclisti.
Prima dell’intervento era infatti presente sul torrente Re una passerella di legno posata dalla Provincia di Brescia più di 25 anni fa che nel corso del tempo si era irrimediabilmente ammalorata, nonostante i tamponamenti e le riparazioni d’urgenza svolte negli anni, rendendo necessaria la sostituzione con una nuova infrastruttura. La nuova passerella è stata realizzata in acciaio, per evitare che col tempo presenti gli stessi problemi della precedente, ma anche per rispondere alle attuali normative in vigore con un’attenzione al rispetto dei deflussi di piena sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici, anche modificando le distanze tra il tetto e il fondo della passerella e il fiume stesso.
A livello operativo i lavori di sistemazione dell’area sono durati circa un mese, preceduti dalle fasi di recupero dei fondi necessari, dalla realizzazione progettuale e dalle canoniche autorizzazioni e pratiche di appalto lavori, che sono stati portati a termine con fondi di Comunità Montana e con un contributo specifico di Regione Lombardia per circa 49.000,00 euro e per un totale di 145.000 euro.
La passerella, lunga più di 20 metri, è stata realizzata interamente in carpenteria metallica per essere poi portata in Valle Camonica con un trasporto eccezionale notturno ed essere montata direttamente sul posto, grazie a un gruppo di sollevamenti speciali. A causa delle caratteristiche della zona, non facilmente accessibile a tutti i mezzi, è stato necessario trovare soluzioni un po’ particolari per eseguire i lavori, ma in conclusione è andato tutto a buon fine. L’intervento è stato particolarmente impegnativo sotto il profilo logistico, poiché ha richiesto l’impiego di mezzi specializzati per operare in condizioni di sicurezza e con un impatto minimo sull’ambiente circostante.
“La riapertura di questo tratto della Ciclovia dell’Oglio rappresenta un passo importante nel nostro lavoro di miglioramento continuo della mobilità sostenibile in Valle Camonica” – afferma Giovan Battista Bernardi, Assessore al Parco dell'Adamello, Ambiente, Piste Ciclabili ed Energie Rinnovabili. “Grazie a questi interventi, stiamo garantendo che l’intera rete ciclabile della valle resti sicura, accessibile e in linea con le nuove normative. Il nostro obiettivo è proseguire con un programma di manutenzione che permetta a cittadini e turisti di muoversi in modo sempre più sostenibile e sicuro.”
Le manutenzioni continuative, un impegno costante per la mobilità sostenibile
L’intervento straordinario su questo tratto della Ciclovia dell’Oglio rientra in un piano di manutenzione costante e ordinaria dell’intera rete ciclabile di competenza della Comunità Montana di Valle Camonica, impegnata anche in interventi di sviluppo e di realizzazione di nuovi raccordi o di varianti attraverso altri finanziamenti, come una sorta di regia comprensoriale sull’intero territorio. L’obiettivo è garantire la percorribilità sicura e agevole per ciclisti e pedoni lungo tutto il percorso, offrendo un’alternativa sostenibile per gli spostamenti quotidiani e per il turismo slow. Il Servizio Parco Adamello e tutela ambientale è il servizio individuato da Comunità Montana per occuparsi di Ciclovia dell’Oglio in quanto è un progetto che si sposa a doppio filo con la fruizione ambientale del fondovalle e del corridoio ecologico del fiume Oglio, che rappresenta uno dei siti più importanti e interessanti dal punto di vista ambientale di tutta la Valle Camonica.
Nelle ultime settimane si sono conclusi ulteriori interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su diversi tratti della ciclovia, tra cui: - asfaltature mirate diffuse per migliorare la scorrevolezza e la sicurezza del fondo stradale; - lavori di ripristino e consolidamento in altri punti del percorso per prevenire situazioni di dissesto; - interventi sulla segnaletica per rendere l’esperienza di viaggio più confortevole; - interventi di sostituzione e ripristino delle staccionate di protezione, come quelli che si stanno portando a termine nell’area di Incudine e Edolo, di cui arriveranno aggiornamenti a breve.
Il prossimo obiettivo importante sarà nel territorio di Artogne e Rogno, dove nei mesi scorsi la ciclovia è stata chiusa al transito a causa di un cedimento di un’altra passerella lignea che la rende pericolosa. Mentre procede la progettazione, sono già stati reperiti i finanziamenti per la realizzazione che avrà luogo nei prossimi mesi.
Questi lavori, uniti al monitoraggio costante del territorio, dimostrano l’impegno della Comunità Montana nel promuovere un modello di mobilità attento all’ambiente e alla salute dei cittadini, valorizzando un’infrastruttura che è sia un servizio per la comunità locale sia un’attrazione per i visitatori. La Ciclovia dell’Oglio, riconosciuta come uno dei percorsi ciclabili più suggestivi d’Italia, continua infatti a essere un elemento chiave per la promozione del cicloturismo e della mobilità green in tutta la Valle Camonica.
La Comunità Montana di Valle Camonica, in quanto Ente gestore del Parco Adamello, presenta la10ª edizione del “Premio prati da sfalcio”(vale a dire i prati sfalciati per ricavarne fieno) con l’obiettivo di attribuire un premio alla gestione dei prati da foraggio che mostrano migliore equilibrio tra valore foraggero e valore ecologico e che siano ubicati nel territorio di “Rete Natura di Valle Camonica”[1].
Per questo premio la Giunta di Comunità Montana mette a disposizioneun finanziamento complessivo di 12.000 €, incrementando i massimali soprattutto per chi opera all’interno dei confini del Parco Adamello:un sostegno simbolico che l’Ente riconosce a chi conduce queste superfici, che richiedono attività molto onerose anche dal punto di vista economico.
La manutenzione dei prati di versante per il Parco è infatti di estrema importanza, sia dal punto di vista paesaggistico, sia perché un Premio come questo deve essere principalmenteuna forma d’aiuto e riconoscimento per chi continua a mantenere la tradizione dello sfalcio. La valutazione di merito terrà conto del valore agronomico delle superfici prese in esame, del valore ambientale e naturalistico dei prati candidati e delle difficoltà di gestione, dall’accessibilità al sito alla sua percorribilità e morfologia, e sarà quindi stilata una graduatoria per individuare i vincitori assegnatari.
La partecipazione è limitata a circa 40 candidati a fronte dei quali si prevedono indicativamente 26 premi (dell’importo di 600,00 €, 400,00 € o 300,00 €):le manifestazioni di interesse devono essere inoltrate entro le ore 17.00 di lunedì 5 maggio 2025.
[1] Il protocollo d’intesa del 10/12/2013 considera come appartenenti a Rete Natura 2000 le seguenti aree: Parco dell'Adamello; Parco Nazionale dello Stelvio – versante lombardo porzione in provincia di Brescia; SIC e Riserva Naturale Regionale Valli di S. Antonio in comune di Corteno Golgi; SIC da Monte Belvedere a Vallorda; Riserva Naturale delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo; PLIS del Lago Moro; PLIS del Barberino; PLIS delle Dolomiti Camune; Riserva Naturale Boschi di Giovetto e Paline - versante camuno; Foreste di Lombardia in territorio Comuni appartenenti alla Comunità Montana di Valle Camonica e in gestione a ERSAF; oltre al territorio compreso nel PLIS dell’Ogliolo.